HEVC High Efficiency Video Coding (HEVC o H.265) è uno standard di compressione video, ora l’HEVC Advance ha eliminato le royalties per i servizi di streaming e per chi trasmette contenuti tramite satellite o digitale terrestre. HEVC mette a segno un colpo fondamentale per il formato video del futuro: dopo aver ricevuto un forte supporto da parte di Apple che ha integrato HEVC in iOS, il consorzio HEVC Advance ha ora deciso di eliminare del tutto le royalties per lo streaming e il broadcasting.
Una mossa fondamentale che mira a contrastare la nascita di un formato concorrente aperto creato dai big della rete. L’adozione di HEVC come sistema di compressione per i video, sia HD che 4K, non era visto di buon occhio proprio per la necessità di versare una quota non per i dispositivi utilizzati quanto per i contenuti trasmessi.Un primo passo era già stato fatto in ambito televisivo, oggi arriva la notizia che sono state eliminati tutti i costi di licenza sia per lo streaming di contenuti sia per le trasmissioni di ogni tipo, cavo, satellite e digitale terrestre. Per massimizzare l’adozione del supporto HEVC sono stati ridotti anche i costi per alcune categorie di prodotti come i dispositivi per la casa connessa, ad esempio le videocamere IP e altri dispositivi dedicati al video come Chromecast.
Restano valide solo le licenze per i produttori di hardware, dagli smartphone alle TV, che continueranno a pagare con il classico schema, circa 2$ per ogni TV (supporto a tutti i profili) e 0.65$ per ogni smartphone. L’unico contenuto che continuerà a versare una quota sarà il supporto fisico, ovvero l’Ultra HD Blu-ray: 0.0225$ per ogni disco.
Ricordiamo che l’HEVC migliora la qualità video, raddoppia il rapporto della compressione dei dati rispetto ad H.264 e supporta l’ultra definizione a 8k e risoluzioni maggiori fino a 8192×4320.